domenica 28 febbraio 2010

La natura ci insegna...



Non so se sia l'aria del Cile o il totale isolamento in cui sto vivendo (lontano da qualsiasi distrazione) ma sto diventando sempre più attento a quello che mi circonda ed ai messaggi che questo cela...ed ecco che in un sabato pomeriggio mi sono imbattuto in questi due alberi...a prima vista non sono altro che semplici piante ma dentro di me parlano di un sentimento genuino quale la fratellanza, il sostegno reciproco tra persone, l'uguaglianza tra chi invece crede che basti una religione, uno stato, un colore della pelle differente per aver il diritto d'iniziare la scellerata autodistruzione dell'uomo contro l'uomo.
La Terra è grande, la nostra casa comune, l'esempio vivente che dovremmo seguire ma che la nostra cecità ci impedisce di vedere...

Cosa significa tutto questo? Dove vuoi arrivare con questo "strano misticismo"? Qual è lo scopo di questo post?

Cerco di rispondere qui
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sabato 20 febbraio 2010

La nuova animazione? Viene dagli Anni 80



Se la Stop Motion è la forma di animazione più impiegata in questi Anni 00, perché tra i video più passati nella rete troviamo pressoché solo materiale ispirato ai mitici Anni '80? Buffo no?

Eccovi il tris umano dello svizzero Guillaume Reymond...






...e questo semplice e geniale teatro di candeline...





Quale vi gusta di più? Qualche link da suggerire?
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domenica 14 febbraio 2010

Pordenone ci aiuta a scrivere

 

Dopo il "Legge", ora Pordenone si propone con lo "Scrive"!
L'intro acchiappa: 
Alla domanda “Si può imparare a
scrivere?” ovviamente non c’è risposta. Ci sono
variabili imponderabili: il talento, l’esperienza
personale, la conoscenza del mondo. Ma è certo che
alcune tecniche si possono imparare, che alcuni
strumenti si possono affinare.
Il corso si tiene da metà febbraio a fine marzo, con docenti di tutta autorevolezza: giornalisti, professori, scrittori. Scaricate il volatile per avere maggiori info sui corsi, orari etc.

Senza dubbio sarà un'occasione di crescita per chiunque abbia l'opportunità di partecipare. Personalmente, affogato nel lavoro, non ci sarò, ma spero che qualcuno di voi sia presente, prenda appunti, e...mi faccia copiare!

Buona scrittura a tutti.

PS: qualcuno di voi ha letto il libro di Paolo Giordano che citano?
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sabato 6 febbraio 2010

Musica, filosofia e lo stato perfetto

 

Ho da poco intrapreso la Repubblica di Platone. Caspita: è di una semplicità inattesa; i concetti scivolano come "olio dalle giare"; le tesi così lineari da non lasciare spazio a repliche; questo saggio, oltre a riportarmi alla filosofia liceale, così affascinante ma così sudata, sta scriccando molti ingranaggi sopiti nell'animo (mi verrebbe da dire nel cervello, ma animo, si, animo dice intelletto, sentimento, spirito, convinzioni, dice il cuore di tutto). 

Ahimé, un concetto appena affrontato ciondola e rimbalza ancora tra le mie convinzioni, e chiedo il vostro aiuto per prendere una posizione finale. 
Il tema è la musica, o meglio la musica all'interno dello Stato Ideale che Socrate sta tracciando. 
Si cita Damone, maestro di Socrate (!), Nicia (!) e Pericle (!), filosofo che nella sua teoria psichico-musicale,"mirava a determinare quali legami intercorressero tra musica ed animo umano, si dà poter usare la musica a fini etici". 

Platone, per bocca di Socrate, si rimette al giudizio di Damone, per individuare "le cadenze che s'addicono alla bassezza d'animo, alla violenza, alla violenza o alla pazzia e ad altro vizio: e quali ritmi si debbano riservare alle qualità opposte".

Poi si dilunga su quali dattili, giambi eccetera, sulle corde musicali che pizzicano le corde dell'animo; quindi, Socrate dimostra che armoniosità, eleganza e regolarità ritmica s'imprimono e completano un animo temperante e semplice. Ovvio, chi aspira alla all'eleganza ed armonia, deve fuggire dai tratti grossolani e disarticolati. 
Infine, le citazioni che mi hanno lasciato il cruccio:
"gli uomini più apprezzan quel canto che novissimo risoni ai cantori" (Odissea)
"si deve guardarsi dalle modifiche che comportino l'adozione di una nuova specie di musica, perché si rischia di compromettere tutto l'insieme (...) di una cosa simile non bisogna lodarla nè accettarla."
Ancora Damone:
"Non si introducono mai cambiamenti nei modi della musica senza che se ne introducono nelle più importanti leggi dello stato".

Posto che secondo me, ciò che fu pensato 2000 anni fa in Grecia, non fu più elaborato allo stesso modo, sono davvero inquieto. 
Noi adesso, viviamo in un'epoca di completa trasgressione musicale, ma non finalizzata all'evoluzione della musica stessa, ma al consumo attraverso i mezzi di ri-Produzione (concerti, cd, download...). Quindi la musica, a livello globale, ha più a che fare coi moti economici che dello spirito o con la ricerca del bello.
Forse gli ultimi moti puri, si sono verificati col Jazz, il Rock, la Dance e l'Elettronica... ma poi?
E' vero che la trasgressione musicale porta ad una inutile deriva degli spiriti e quindi della collettività??

Desmond, Penelope: Help, I need somebody!

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