martedì 25 maggio 2010

i cani vanno avanti..e noi non siamo da meno..

Non a caso questa foto..non a caso un semplice bastardino..non a caso sto leggendo " i cani vanno avanti" di Valentina Brunettin, udinese, 29 anni (cacchio anagraficamente parlando ne ho solo 2 di meno e mi sento così letteralmente distante anni luce da lei) premio Campiello a soli 17, e attualmente presente nella rosa dei 5 dell'edizione Campiello senior che si terrà verso l'autunnale settembre..


si, mi sento proprio un pò bastardino : non appartieni a nessuno, mangi alle volte tra gli avanzi di qualche ristorante per bene, non sei per niente carino, per dire da sfilata dei cani dell'anno, di certo i bambini tra le sbarre del cancello non sono emozionati come se vedessero un bianco Maremmano, ma sono ugulamente dolci con te nella loro ingeniutà, hai spesso gli occhi dolci di chi si accontenterebbe di una carezza ed elemosini simpatia anche dai randagi più pericolosi.
si, perchè lì fuori è proprio una giungla, perchè potresti finire nella strada chiusa sbagliata e sentirti controllata a distanza da chi ha già deciso di farti pelo e contro pelo mentre serenamente ti facevi solo due passi più in là..si, perchè la tua mamma è lontana e dopo averti svezzato già non ti riconosce più perchè sei donna...sì, un bastardino, con la fortuna di poter dire che I CANI VANNO AVANTI, con la sola consolazione, si, di essere un cane.
Almeno quelli vanno avanti..vita dura quella del bastardino ma non tanto facile quella di una donna, giovane e talentuosa nel campo della letteratura, una donna che conta le calorie ad ogni micro pasto, che affoga il peccato della fame nelle innumerevoli ore alla cyclette o in lunghe serie di addominali, che ha sposato un uomo solo perchè lui, ben più geloso del talento di lei che della donna che la sua immagine un pò sbiadita riveste, non avrebbe accettato alcuna concorrenza letteraria fuori dal suo controllo. Lei, che non sa ritrovare la voglia di scrivere, che non può ritrovare lo stimolo perchè obbligata a stendere noiosi e subdoli romanzi con un marito - manager di sè stesso e della loro vita di coniugi - scrittori.lei che vorrebbe scrivere di
(chissà se anche SVEVA CASATI MODIGLIANI, nome d'arte sotto cui si nasconde oramai solo la vedova di una coppia Vianello - Mondaini della letteratura contemporanea italiana, ha mai dovuto lottare contro queste tendenze divergenti interne,...deve essere molto difficile ma anche alquanto stimolante..)
insomma, i cani vanno avanti, le donne di carriera letteraria faticano un pò di più, costrette al confronto diretto con giovani editor che amano e non amano tutto di loro, amiche prese dalla sbornia, mariti che le tradiscono continuamente con avvenenti giornaliste di reportage ma che non riescono a lasciare andare quel talento su due gambe flessuose e sportive per la paura di essere messi professionalmente nell'ombra..
si, un bastardino: alla fine sceglierei di essere proprio quella tenera creatura che ha un mondo davanti e lo fissa con occhi luccicosi pieni di gioia di vivere..
Finirà bene per Laika? finirà bene per la giovane scrittrice? e per il marito come finirà? non lo so...so solo che sono un bastardino e i cani...vanno avanti..
D.
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martedì 18 maggio 2010

Terminare



Terminare. E' sempre più difficile di tutto il resto. Bisogna anche fare i conti con quello che si ha scritto in precedenza per evitare di fare una figuraccia.
La mia più grande speranza è l'essere riuscito a trasmettere e a lasciare qualcosa in ogni persona che si sia cimentata in questa lettura. E' la cosa più bella che posso avere in ritorno dai lettori.

Come sempre, la critica costruttiva è obbligatoria nei vostri commenti.

Vi lascio al finale, buona lettura.

Non trovavo un immagine degna. Abbiate pazienza!
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domenica 16 maggio 2010

LUDOTECA

Caro amico,

questo è un blog di pensiero, di confronto e di discussione...ma come diceva giustamente il saggio:


SOLO GLI STOLTI NON RIDONO MAI...


Ecco perché voglio aprire questa nuova sezione del blog:





Per farti passare insieme a noi alcuni momenti di spensieratezza e divertimento, per liberare (anche se per poco) la mente dal stress quotidiano, e magari predisporti con un sorriso al nuovo spunto che sicuramente arricchirà il nostro (tuo!) blog.

Per cui: BUON DIVERTIMENTO!!!

P.s. Per entrare in questo nuovo mondo fai click qui oppure sul pulsante LUDOTECA nella barra di navigazione principale

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sabato 1 maggio 2010

Monologo su Lussuria

Ieri ho visto il film "Lussuria, seduzione e tradimento" di Ang Lee, regista che mi appaga sempre ma che metto un gradino sotto al Grande Zhang Yimou.



Stavolta, per pigrizia od esperimento, lascio a voi cercare recensione e anteprime del film... io mi sono fatto una precisa opinione, ma vi rimando ad una critica e ad una lode. 
Ultimamente mi piace studiare come di uno stesso fatto esistano sempre due opinioni, due interpretazioni, forse due cause e due conseguenze opposte. Senza divagare, vorrei invece concentrarmi sul monologo della protagonista, studendessa-sicario della resistenza durante l'occupazione giapponese di Shanghai. Quando le viene imposto di eliminare il nemico ma che è ormai più che un amante, lei si lascia andare:

" Di quale trappola stai parlando? Del mio corpo? Non hai capito niente!
Quell'uomo conosce il gioco delle parti molto meglio di voi!
Lui non si limita a penetrare nel mio corpo... Si insinua fino al mio cuore come un serpente velenoso in cerca della preda, insaziabile... Io lo accolgo come una schiava che accetta il suo destino e faccio ogni sforzo per recitare il ruolo che mi spetta, per raggiungere anch'io il suo cuore.
Ogni volta mi trafigge fino a farmi sanguinare, urlare... è questo che lo appaga... è la sola equazione che riesce a farlo sentire vivo... e nell'oscurità diventa ad un tempo carnefice e vittima...
E allora mi sforzo di stuzzicare i suoi più bassi istinti nella speranza che perda il controllo e invece sono io che lo perdo mentre lui mi comanda a bacchetta, e quando alla fine esplode dentro di me e io mi aspetto che voi facciate irruzione nella stanza e lo uccidiate con un colpo di pistola alla fronte e il suo sangue e il suo cervello mi schizzano addosso... "

Il monologo è centrale: la protagonista per l'unica volta in tutto il film esprime il proprio dramma. E' questa la Lussuria? Credere di avere il dominio psicologico verso qualcuno, plagiarlo attraverso l'esercizio dei sensi ma ritrovarsi poi vittima della propria preda la quale ci tortura con le nostre stesse armi?

Cari Desmond e Penelope, mi fate degli esempi di scene o battute chiave che secondo voi marchiano un film o un libro, segnandone la svolta?
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Ultimi pensieri