Ciao a tutti,
non so se mi "intrometto" nel posto giusto, ma da troppo tempo ho promesso a Jack di liberare il mio pensiero......
Beh, condividendo appieno la riflessione di creativobresciano sulla crescita quale figlia della condivisione e del confronto, provo a condividere qui quella che é stata una parentesi non proprio fortunatissima della mia vita, un modesto incidente con la moto.
Chi di dovere mi guidi in una sezione più opportuna se lo ritiene necessario. La mia moleskina in questo caso é stata un vecchio quaderno, forse delle scuole medie, uno di quelli ai quali strappi le poche pagine scritte per recuperare un po' di carta con l'illusione e la speranza di salvare un centesimo di un albero. Lì all'epoca ho raccolto un po' di pensieri tra il serio e il meno serio (più quest'ultimo forse) che ho riorganizzato tornato a casa dall'ospedale. Li condivido volentieri anche con voi, come ho già fatto negli anni con diversi amici. L'organizzazione é a puntate, questa é la prima.
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Storie di spalle.
Carissimi amici, sapete tutti (o quasi) delle mie disavventure da
centauro. Per quelli che non sono aggiornati, riassumo brevemente la
situazione.
Domenica 24 luglio in località ponte qualcosa (dovrei controllare sul
referto del pronto soccorso, ma riprendere in mano quelle carte mi fa
un certo che), sulla strada che porta a cima grappa sono scivolato in
curva con la mia moto. Velocità ridicola, scivolata cretina (mi sono
rialzato istantaneamente pensando: ILLESO!!!...... in realtà....
ILLUSO!!!), fattori che comunque hanno concorso infaustamente alla
rottura (multiframmentata per essere precisi) della mia clavicola sx,
constatata da me stesso grazie ad un esame uditivo (rumoracci in fase
di rotazione e movimento del braccio) e per autopalpazione della
spalla (non mi è sembrato ortopedicamente corretto che la mia
clavicola, al tatto, risultasse a scalini).
Morale, successivi eventi e protagonisti in ordine temporale: primi
"soccorsi" da parte degli occupanti dell'auto che mi seguiva (hanno
rimesso in piedi la moto dandomi un'affettuosa quanto dolorosa pacca
sulla spalla), amici centauri che non mi vedevano più arrivare,
automedica, dottore munito di antidolorifico disposto fortunatamente a
condividerlo con me, ambulanza, infermiera (Susi, simpatica, carina e
gentile), doppia infermiera (Giuliana, gentile), infermieri (vari ed
eventuali, caratterialmente ed esteticamente poco significativi),
trasferimento in ambulanza con tanto di sirena (per evitare la coda),
ospedale di Castelfranco, pronto soccorso, sorella a dirmi parole di
conforto e altre tipo "mona", moroso di sorella in veste di supporto
morale e logistico, infermieri, infermiere, dottori, dottoresse (vi
racconterò più in dettaglio di qualcuno di questi personaggi),
ricovero, in seconda battuta genitori (partiti il giorno prima per le
vacanze) a dirmi parole non proprio di conforto, degenza, eventi vari,
persone varie, telefonate, SMS, visite di amici e parenti, visite di
dottori e dottoresse, operazione alla spalla, doppie telefonate, doppi
SMS, doppie visite di amici, parenti, dottori e dottoresse,
convalescenza, dimissione, eccetera, eccetera.
Ecco, in "poche" parole la faccenda com'è andata. Adesso sto benino, a
settembre pare che tornerò come nuovo (spero.....). In tutti questi
giorni, tra dolori e braccio sx bloccato, mi è avanzato un po' di
tempo che in parte ho utilizzato per raccontare un po' di fatti che mi
sono capitati e per mettere giù due o tre cose sulle quali ho
riflettuto. E' stato un periodo non proprio facile, ho provato
emozioni e sensazioni (spesso fisicamente dolorose), ma a differenza
del solito, ho avuto il tempo di "godermele". Troppo spesso infatti
nella vita normale le emozioni sono piccole parentesi in mezzo ad
ansie, frenesia, tempo che scorre troppo in fretta, tempo che non ti
permette di apprezzarle e meditarle. Da questo nascono appunto le
"Storie di spalle" (scritte di fronte, non senza difficoltà vista la
mia temporanea inefficienza ad un arto, ma comunque di fronte) alle
quali potrete tranquillamente girare le spalle, oppure potrete
rompervi le palle nel leggerle, potrete pure fregarvene facendo
spallucce, ma al solito sfiga vuole che vi renderò, volenti o nolenti,
partecipi di questi miei racconti spedendoveli. Cercherò di
organizzarli a puntate, in modo da non risultare troppo pesante per i
coraggiosi che intraprenderanno la lettura. Gli argomenti saranno
abbastanza vari, il tono più o meno serioso a seconda di come
semplicemente mi sono venuti e mi verranno.
Ringrazio sin d'ora chi vorrà cimentarsi nella lettura, spero in
questo modo di rendervi partecipi di questa mia piccola disavventura,
spero di divertirvi un po' oppure di farvi pensare....anzi, mi direte
voi l'effetto sortito. Io un senso per queste storie di spalle ce l'ho
in mente, ma non ve lo svelo subito....., vedrete. A tal proposito, vi
chiedo sin d'ora di leggere UNA PARTICOLARE puntata che vi spedirò, mi
raccomando!!!! Delle altre.... me ne importa poco, ma almeno quella
leggetela, fatemi questo favore.
Saluti e buon quel che state facendo e state per fare,
Matteo